Judith

Judith diceva cose strane, ma ancora più strane erano le sue improvvise metamorfosi. Non era facile viverle accanto: non facevo in tempo a innamorarmi di un particolare del suo corpo, che quello improvvisamente non c’era più. Quando glielo dissi, mi rispose che il suo corpo era espressione della sua libertà, una libertà a cui tutti … More Judith

frammentingei #3

er languire, ho sempre cercato – in una donna – i particolari che innamorano. Le dita delle mani troppo lunghe o troppo corte. Un seno più grande dell’altro. Il naso aquilino. Cose così. Le orecchie a sventola, gli zigomi segnati più del consueto, la pelle color del latte. Grosse vene azzurre che percorrono il dorso … More frammentingei #3

frammentingei #2

uasi ogni mattina Judith mi intratteneva sulle sue tette con lunghi excursus sull’evoluzione della loro forma nel tempo; si trattava però di un tempo circoscritto, quello a cui si riferiva Judith, un tempo spesso identificabile con le ventiquattro ore precedenti, come se le metamorfosi fossero simili a quelle che avvengono dentro una lava lamp rallentata, … More frammentingei #2

frammentingei #1

udith la conobbi in un parcheggio. Stavo cercando la mia auto fra le centinaia allineate tutt’intorno a me. Lei mi guardò e mi chiese se avessi visto una Ford chissà cosa, nera con gli interni rossi. Guardandomi intorno le dissi di no. Sembrava straniera. Subito dopo vidi la mia, di auto. Ripresi a camminare, questa … More frammentingei #1