Le Mont Saint Michel: dopo tanta pietra, le piume sospese nel refettorio dell’abbazia.
Tipo Biennale di Venezia, ma senza spiegazione. Come un’installazione senza tempo.
I visitatori cercano febbrilmente informazioni su pieghevoli e brochure. Ogni tanto scattano una timida fotografia.
Marta ed Ernesto si comportano come se fosse normale che tutte quelle piume sospese a fili invisibili si trovino lì. La sola domanda che li assilla è: “Ma di che uccello sono?”
Ernesto mi suggerisce di mettermi sotto e soffiare, io che sono alto. “Così volano di nuovo”.
E io lo faccio.